L'antica Serendib degli Arabi diventata Ceylon ai tempi del colonialismo inglese e poi ancora Sri Lanka (Isola risplendente in lingua cingalese) sta vertiginosamente cambiando: una società da secoli votata al misticismo si lascia intaccare dalle tentazioni consumistiche mentre il suo governo apre al capitalismo tanto che il Paese avrebbe potuto diventare una specie di Svizzera del sud-est asiatico se non fosse per il sanguinoso conflitto tamil (cingalesi-buddisti contro tamil-indù) che periodicamente esplode in sanguinosi attentati. Questa terra circondata dal blu dell'Oceano Indiano è un vero paradiso per coloro che vogliono abbandonare stress e grigiore quotidiano per trovare una natura lussureggiante, splendide vestigia di un glorioso passato, manifestazioni popolari e culturali coinvolgenti e una popolazione semplice ed ospitale.
Informazioni generali
• Capitale Colombo
• Superficie 65.610 kmq
• Abitanti 20.064.776 (luglio 2005)
• Abitanti capitale 2.025.000
• Densità di popolazione 311 ab./kmq
• Religione Buddhista, indù, cristiana, musulmana
• Ora: 5 ore in più rispetto l'Italia
• Costituzione: la repubblica democratica socialista dello Sri Lanka ha adottato la vigente Costituzione nel 1978.
Geografia e territorio
L'isola di Sri Lanka, situata nell'Oceano Indiano a circa 50 km dal litorale Sud-Est dell'India, è lunga 442 km e larga 250 km nel suo punto più ampio. L'isola consiste di una zona montagnosa centrale che si innalza a terrazzi, circondata da pianure; le cime più alte sono i monti Pidurutalagala, Kirigalpotta e il Picco di Adamo. Lungo le coste si elevano dune dietro le quali si estendono lagune. I fiumi scendono radialmente dal nodo montagnoso e nelle pianure calcaree a nord alimentano i serbatoi per l'irrigazione; sulla costa di nord-est sfocia il fiume Mahaweli Ganga lungo 330 km.
Popolazione
I Cingalesi appartengono al ceppo dei popoli ariani dell'India del Nord e costituiscono il 74% della popolazione complessiva. I Tamil, di origine dravidica, sono poco meno di 3 milioni di persone i due terzi delle quali sono "Tamil di Sri Lanka" conosciuti anche come Tamil di Jaffna che abitano nell'isola da 2000 anni. Il rimanente 6% è costituito da Tamil indiani che arrivarono dall'Asia del sud solamente nel XIX e all'inizio del XX secolo. Una piccola ma importante parte della popolazione dell'isola è costituita da Burgher, discendenti dai colonialisti europei sia danesi che inglesi e portoghesi. Gruppi tribali Veddha, popolazione autoctona, permangono in alcuni insediamenti del paese opponendosi all'integrazione.
Clima e temperature
Il clima è tipicamente tropicale, condizionato dai monsoni. La stagione monsonica estiva, la più lunga e piovosa, comincia verso aprile ed è annunciata dal vento di sud-ovest che investe tutta la parte occidentale e la parte sud da Puttalam ad Hambantota con scrosci quotidiani brevi e intensi. Il mare diventa impraticabile dove non esiste la protezione della barriera corallina. Nello stesso periodo la costa est resta protetta e il clima è piacevole fino a settembre quando comincia ad arrivare il piccolo monsone invernale che dura fino a febbraio, con precipitazioni meno intense ma più irregolari, con repentini cambiamenti del tempo e mare pericoloso. Nelle montagne dell'interno si può arrivare a 10° C. mentre nel resto del Paese le temperature vanno da un minimo di 19° a un massimo di 33° C.
Lingua
Lingua ufficiale del Paese è il cingalese di ceppo indiano settentrionale (sinhala), contaminato successivamente da apporti olandesi, inglesi e portoghesi. Origini ancor più spiccatamente indiane ha la lingua tamil (lingua nazionale). I musulmani usano la lingua araba nell'insegnamento della religione e nelle preghiere; i musulmani di discendenza araba (Mori) parlano il tamil nelle loro attività quotidiane mentre i musulmani Malesi usano il malese, loro lingua madre. L'inglese è capito e parlato diffusamente nelle città più importanti soprattutto nel settore turistico e commerciale.
Religione
Quasi il 70% della popolazione dello Sri Lanka è di religione buddista mentre i Tamil sono a maggioranza indù. Il 20% dei Tamil si è convertito alla religione cristiana, ma come i cristiani cingalesi sono influenzati dalla filosofia buddista così i cristiani tamil sono stati influenzati dall'eredità indù. Cristiani sono pure i Burgher, discendenti dei colonialisti europei; quelli delle classi più alte sono molto spesso presbiteriani. I musulmani, che discendono principalmente dai commercianti arabi insediatisi nell'isola nell'VIII sec. a.C., rappresentano circa il 7% della popolazione per un totale di 1 milione circa di persone.
Accenni di storia
Dal 1200 al 247 a. C. ondate successive di tribù ariane provenienti dall'India settentrionale invasero lo Sri Lanka. Per quasi 1800 anni l'isola fu governata da varie dinastie cingalesi e straniere che si affrontarono in una incessante lotta per il potere inframmezzata da congiure, attentati e vendette. L'alternarsi delle capitali (Anuradhapura, Polonnaruwa, Kandy) tipica di questo periodo è una riprova del caos in cui precipitò l'isola. Nel 1507 lo Sri Lanka fu occupato dai portoghesi al cui dominio succedette quello olandese continuamente insidiato dall'azione della Compagnia Inglese delle Indie. Nel 1795 l'isola divenne possedimento inglese e, nel 1835, colonia della corona britannica. Gradualmente il Paese, che sotto gli inglesi si chiamò Ceylon (termine derivante dal sanscrito che significa "isola dei leoni"), riconquistò la libertà: nel 1948 era già un Paese indipendente (Dominion nell'ambito del Commonwealth), nel 1955 vide riconosciuta la piena sovranità, nel 1972 adottò il nome di Sri Lanka e venne proclamata la Repubblica. Nel 1983 cominciò il conflitto tamil che chiede l'indipendenza di una parte del territorio e la creazione di una nazione tamil (il Tamil Eelam). In un crescendo di violenza che vide nel 1993 l'assassinio del Presidente dello Sri Lanka, il conflitto tamil attualmente ha trovato un positivo sviluppo con l'avvio di un processo di pace e l'entrata in vigore del cessate il fuoco (gennaio 2002).
Situazione politica
La stabilità della Repubblica proclamata nel 1972 è stata più volte compromessa dal conflitto tamil. Il conflitto, quasi una guerra civile, ha radici molto antiche e dopo un periodo di pacifica convivenza tra maggioranza cingalese e minoranza tamil, è scoppiato in tutta la sua virulenza con l'indipendenza (1948) e la formazione della Repubblica democratica. Grazie infatti al sistema democratico rappresentativo e al prevalere della maggioranza cingalese e buddista, inizia una forte discriminazione verso la minoranza tamil e induista che giunge al punto di negare a parte di loro il diritto di voto e di cittadinanza. Alla volontà separatista tamil che chiede l'indipendenza di una parte del territorio e la creazione i una nazione tamil (il Tamil Eelam) si oppone con decisione il governo dello Sri Lanka. Guerriglia e numerosi attentati terroristici provocano l'intervento dell'esercito indiano alla fine degli anni '80 portando ad un'inasprimento della lotta. Nel 1993 viene assassinato il leader del fronte nazionale democratico unito di opposizione e, subito dopo, il Presidente del Paese R. Prenadase. Nel 1994 sale al potere Ch. Kamaratunga, strenua sostenitrice della liberalizzazione economica dello Sri Lanka, che verrà riconfermata nel 1999. Le elezioni politiche del dicembre 2001 vedono la vittoria del P.U.N. (Partito di Unità Nazionale) che domina il Parlamento con 109 seggi su 225. Esso sostiene l'immediata riapertura dei colloqui di pace con le Tigri Tamil e un serio impegno nell'iniziativa di pace norvegese. Tale posizione contrasta con quella del Presidente che non vuole tornare a trattare senza aver prima ottenuto una decisiva vittoria militare o un concreto piano di devoluzione costituzionale da offrire ai tamil. Il voto del novembre 2005 ha invece portato alla presidenza M. Rajapakse, già primo ministro, che si è impegnato a "portare una pace onorevole nel Paese rispettando tutte le comunità". Aspettarsi un rapido accordo sarebbe troppo ottimista ma è importante che i colloqui continuino per evitare che la guerra resti la sola alternativa e per far sì che il cessate il fuoco decretato nel 2001 diventi definitivo.
Economia
Nonostante la prima risorsa dello Sri Lanka sia costituita dalle rimesse dei lavoratori in Medio Oriente e in Europa, i fondamenti economici restano essenzialmente agricoli e tra le culture più importanti sono il tè, il caucciù, la noce di cocco e le spezie con particolare riguardo alla cannella. Il tè era anche il principale prodotto esportato dallo Sri Lanka ora superato nella leadership mondiale da Kenya e Indonesia. Attualmente, anche a causa del periodo di recessione globale, molti dei principali prodotti esportati hanno raggiunto prezzi molto bassi. Di grande importanza per l'economia sono le pietre preziose, in primo luogo gli zaffiri. I mari intorno all'isola sono favorevoli alla pesca che si esercita però ancora in modo troppo rudimentale; maggior valore ha la pesca delle perle specialmente nel golfo di Mannar e nella baia di Tambalagam. L'industria turistica tuttora in fase di ampio sviluppo occupa il quarto posto nel reddito del Paese con l'8% delle entrate.
Festival e tradizioni popolari
Il calendario dello Sri Lanka indica ben 29 giorni di festa e ogni comunità religiosa ha i suoi giorni festivi; in molti casi si sa la data esatta delle feste solo all'inizio dell'anno per cui si è ritenuto dover indicare per queste il mese e non il giorno in cui cadono. Feste buddhiste: Poya (giorno di luna piena) celebrato ogni trenta giorni; tra i poya più spettacolari ricordiamo quello che si tiene a Duruthu tra dicembre e gennaio, quello assai spettacolare di Navam tra gennaio e febbraio; il Wesak di maggio con festa delle luci in ogni villaggio; il Poson di giugno con suggestiva processione a Mihintale e il giorno di luna piena di dicembre con il pellegrinaggio all'Adam's Peak che termina con la luna piena di aprile. Ma la festa più straordinaria dell'isola è l'Esala Perahera che si svolge a Kandy in agosto per 11 notti consecutive anche se il clou è il plenilunio tra luglio e agosto con la sfilata dei danzatori e di cento elefanti riccamente addobbati. Altre Esala Perahera si tengono a Bellanvila, sobborgo a sud di Colombo, e a Chilaw. Feste indù: Festival di Thai Pongàl in onore del dio Sole e Festa dell'Eelam (14 gennaio); Festival di Maha Sivarathri (inizio di marzo); Festival di Kataragama con perahera, passeggiate sul fuoco e penitenze (luglio), Festival di Vishnu a Dondra e Festival di Vel a Colombo (agosto); Festival delle luci di Deepavali (26 ottobre). Ad aprile sia buddisti che indù celebrano il Capodanno nel giorno in cui il sole passa dalla costellazione dei Pesci a quella dell'Ariete. Feste islamiche: fine del Ramadan, fine del pellegrinaggio alla Mecca, compleanno del profeta Maometto. Le date variano ogni anno in quanto seguono il calendario lunare. Feste cristiane: Natale, Venerdì santo e Pasqua. Vi sono poi le feste civili: Festa dell'indipendenza (4 febbraio), Anniversario della Repubblica (22 maggio).